Cosa accade quando veniamo guardati con occhi capaci di andare oltre? Il cortometraggio "Il Circo della Farfalla", ci offre la risposta!
Ogni bruco può diventare una farfalla. Il cambiamento è sempre possibile.
Quante volte vi è successo di venire offesi perché "diversi"? O per qualcosa che avevate di meno o di più?
E quante volte siete stati voi a offendere, giudicare, denigrare qualcun'altro, perché diverso da voi?
E' la tendenza della maggior parte delle persone quella di giudicare gli altri dalle apparenze e di guardare noi stessi ponendo l'attenzione su cosa non va e cosa ci manca.
E' ciò che racconta il cortometraggio "Il Circo della Farfalla", dove il signor Méndez, proprietario di un circo, si ferma a guardare "Il padiglione delle mostruosità", lì c'è anche Will, che viene presentato al pubblico come una perversione della natura -un uomo se così lo si può chiamare- un uomo a cui Dio stesso ha voltato le spalle".
La vita di Will cambia quando conosce il signor Méndez, attraverso le sue parole il ragazzo rinasce "Se solo tu potessi vedere la bellezza che può nascere dalle ceneri, se solo tu potessi vedere ciò che di meraviglioso c'è in te".
Qui di seguito il film:
Basta che esista anche una sola persona al mondo che creda in noi, per cambiarci la vita.
Essere visti con occhi diversi, con occhi che vanno a fondo e oltre, al di là di ciò che appare, permette di sentirci vivi e di credere in noi stessi.
La consapevolezza di appartenere a una rete sociale, a un gruppo che ci dà sostegno, permette di sviluppare quella grande forza chiamata resilienza.
La resilienza è la capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rafforzati o addirittura trasformati (Grotberg, 2001).
Kobasa individuò tre caratteristiche dei soggetti resilienti:
1. La convinzione di avere il controllo sugli eventi;
2. Sentirsi coinvolti nelle attività svolte nel corso della vita;
3. La percezione del cambiamento come sfida che potrebbe produrre aspetti positivi.
Per favorirla, oltre a caratteristiche personali (temperamento e attitudini), sono essenziali fattori familiari (calore, coesione, interesse) e di sostegno (organizzazione, insegnanti ed educatori...ad esempio qualcuno che crede in te) (Rutter, 1987).
E' ciò che ha avuto Will e che gli ha permesso di cambiare. Will, interpretato da Nick Vujicic, nato senza gambe e senza braccia, ha affrontato le avversità senza soccombere ad esse.
Quando Will è perplesso e non crede di farcela, il signor Méndez afferma "Più grande è la tua lotta e più glorioso il trionfo".
Will subisce una metamorfosi da bruco a farfalla e spicca il volo.
"Non è importante dove sei ora, è importante dove stai guardando": qualunque sia la nostra condizione attuale: mentale, fisica o sociale, il cambiamento è sempre possibile.
Ognuno di noi possiede infinite potenzialità e punti di forza, che possono emergere e farci eccellere, farci sentire straordinari, e far cambiare la visione che abbiamo di noi stessi e del mondo che ci circonda.
L'autocommiserazione ed il vittimismo non fanno altro che ingabbiarci in un vortice negativo che ci porta inesorabilmente verso il basso.
Guardiamoci con occhi diversi, guardiamo gli altri con occhi diversi, aiutiamoli a vedere le loro potenzialità e risorse, e a puntare su quello che c'è e non su ciò che manca.
"Se non ricevi un miracolo... Diventalo!" Nick Vujicic
Lara Zucchini
Fonti:
Grotberg E.H., Resilience program for children disaster. In Wiley online library, volume 7, issues 2, pp 75-83, June 2001
Rutter M.,Psychosocial resilience and protective mechanisms. In: American Journal of
Orthopsychiatry, 57, pp 316-31, 1987.
Kobasa S.C., “Stressful Life Events, Personality and Health: An Inquiry Into
Hardiness”, Journal of Personality and Social Psych, 37:1-11, 1979
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