lunedì 15 febbraio 2016

Quando nasce una MAMMA!?! (parte 1)

L' 8 Maggio è la Festa della Mamma: si vuole festeggiare e onorare la Donna più importante nella vita dei ognuno di noi. La gestazione è un periodo in cui mille emozioni assalgono le donne.








Quando una relazione sentimentale diventa stabile e duratura, le due persone innamorate sentono il bisogno crescente di avare un figlio.
Possiamo chiamarlo “bisogno di conservazione della specie”, come ipotizzato da Darwin, oppure come un bisogno egoistico insito negli esseri umani, fatto stà che il desiderio di diventare genitori è un desiderio travolgente che non ha eguali.
La donna, regolata dal suo orologio biologico e dal suo istinto materno, vuole vivere a 360 gradi il bisogno di diventare MAMMA. Un bisogno seppur insito in lei da sempre, molto spesso viene accantonato per dar spazio ad altri bisogni che si pongono come fondamento per garantire al proprio figlio un “futuro perfetto”.
La piccola linea rossa del test di gravidanza può donare alla coppia un immensa felicità……

Alla gioia iniziale susseguono le mille domande e preoccupazioni sul cosa vuol dire diventare genitori. Nello specifico: cosa significa diventare mamma???
Il cambiamento che la donna in gravidanza subisce è sia di tipo fisico ma soprattutto di tipo psicologico, Erikson (1963) vede la transizione verso la maternità come un momento di crisi maturativa che aiuta la donna a completare il suo processo di separazione-individuazione, permettendole di raggiungere una piena identità adulta. (Mahler, 1975).

Nella donna in gravidanza il modo di rappresentarsi subisce un cambiamento, contemporaneamente ella elabora delle nuove rappresentazioni mentali attinenti al proprio sé come madre e revisiona anche le rappresentazioni del sé che ha costruito durante l’infanzia. Infatti la gravidanza comporta una regressione al vissuto infantile durante la quale la futura madre riesamina l’intero sviluppo della relazione con la propria mamma. Durante il periodo gestazionale la donna destruttura e riorganizza il proprio senso di identità, infatti si vede trasformarsi da figlia in madre del proprio figlio, senza tralasciare il ruolo di moglie o compagna.

Fonti:

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