domenica 28 febbraio 2016

Le 3 chiavi per un cambiamento positivo

Gherardo Colombo si è dimesso per portare il suo granellino di sabbia sulla strada del cambiamento. Ecco le 3 chiavi che possono determinare la nostra spinta al cambiamento: motivazione, autostima e autoefficacia.




C'è chi ha fatto della citazione "Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo" un vero e proprio stile di vita.
Vi riporto la testimonianza di una persona che ho avuto il piacere di conoscere personalmente e che ha cambiato il suo percorso, cercando oggi di operare un cambiamento nelle vite degli atri: Gherardo Colombo. Ha vissuto e vive per i propri principi, per le sue giuste cause, sperimentandole nel mondo. 
Gherardo Colombo lascia la magistratura dopo oltre trentatré anni, dopo aver fatto prima il giudice, poi il pubblico ministero, poi di nuovo il giudice. Ha partecipato ha inchieste celebri come la scoperta della loggia L2, il delitto di Giorgio Ambrosoli, Mani Pulite, i processi Mondadori
"Mi sono dimesso perché indagine dopo indagine, processo dopo processo, sentenza dopo sentenza mi sono convinto che mi sarebbe stato impossibile - da quel momento - contribuire a rendere l'amministrazione della giustizia meno peggio di quel che è."
Ha deciso di lasciare il suo lavoro di giudice, convinto che perchè il senso di giustizia cambiasse nelle persone, sarebbe stato necessario partire "dal basso":cominciare dalle scuole, sede di educazione in primis, dalle università, dalle parrocchie, dai circoli e da qualunque altro posto fosse necessario andare per dialogare sul tema delle regole e offrire l'occasione per riflettere su un argomento così fondamentale per il benessere di ognuno . "La giustizia non può funzionare se il rapporto tra i cittadini e le regole è malato, sofferto, segnato dall'incomunicabilità..."
Gherardo Colombo si è dimesso per portare il suo granellino di sabbia sulla strada del cambiamento.
Per ulteriori approfondimenti: http://www.sulleregole.it/gherardo-colombo/

 "Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.Giovanni Falcone
Come lui, tantissimi uomini nel mondo hanno cambiato la loro vita, arrivando a rivoluzionare la nostra: da Martin Luther King a Gandhi a Nelson Mandela. Innumerevoli sono le persone che hanno creduto nei loro principi, in se stessi, portando avanti le loro credenze e smuovendo forze trasformative nel mondo.
Anche ognuno di noi, nel proprio piccolo, può agire un cambiamento e modificare la propria vita. Pensate all'impatto enorme che può avere un sorriso invece di un gesto di rabbia... il sorriso spesso suscita un altro sorriso. 
Ognuno di noi può fare la differenza nel mondo: non c'è bisogno di essere un politico, una persona ricca o di avere potere. Ognuno di noi può creare una differenza positiva. Basterà semplicemente Essere.

Cosa c'è alla base di voler Essere, della forza di volontà e della perseveranza?


Io credo che vi siano tre ruoli chiave che possano determinare la nostra spinta al cambiamento positivo: la motivazione, l'autostima e l'autoefficacia.
La Motivazione è ciò che ci spinge a iniziare e mantenere un lungo percorso verso i nostri obiettivi, è ciò che ci porta verso una determinata azione ed ogni atto compiuto senza di essa rischia di fallire, è necessaria in particolar modo la motivazione intrinseca, ovvero la motivazione a fare qualcosa per il gusto o per il piacere di farlo, legata ad una forza, ad una spinta interiore che non ha sollecitazioni o ricompense esterne.
L'Autostima di ognuno è definita dal rapporto tra il concetto di Sé e il Sé Ideale (come siamo/come vorremmo essere) (W. James, 1890); il modo in cui una persona si percepisce può limitare o annientare le sue aspettative di successo. La demotivazione è strettamente connessa con l'autostima, in quanto l'individuo impara che il suo valore personale dipende dalle sue capacità di riuscita.
L'Autoefficacia è la fiducia che ognuno ha di ottenere i risultati voluti con le proprie azioni (Bandura, 1997). Ad esempio una persona con bassa autoefficacia sarà portata a scegliere obiettivi più limitati e a impegnarsi di meno per raggiungerli; le persone che invece credono fermamente nelle proprie capacità si pongono verso i compiti difficili con un atteggiamento di sfida, convinti che sia possibile dominarli anziché evitarli. Questo orientamento positivo alimenta l'interesse e un coinvolgimento entusiasta nelle attività. Queste persone si 
propongono di raggiungere obiettivi ambiziosi e manifestano una forte dedizione verso di essi. Mettono molto impegno in ciò che fanno e, di fronte alle difficoltà restano concentrate sul compito e ragionano in modo strategico. 


Ecco allora le 3 chiavi per un cambiamento positivo: Credete in voi stessi, guardatevi con uno sguardo positivo, abbiate fiducia nelle vostre azioni!

Imparate ad amarvi e il cambiamento sarà lì, pronto ad aspettarvi. 


Lara Zucchini

Fonti:
Bandura A., Il senso di autoefficacia. Aspettative su di sé e azione, Erickson: Trento, 1997.
Colombo G., Sulle regole, Felitrinelli: Milano, 2008.

1 commento:

  1. Questo articolo nonl'ho letto prima. Quanto riguarda il cambiamento, ma un modo di cambiare a mio avviso, è cambiare il modo di relazionarsi con gli altri. Io ho adottato questa tecnica e mi sono trovato benissimo.

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