Il matrimonio: Un sogno che si realizza. L'inizio di un nuovo percorso!!! Non esistono regole scritte o consigli comuni per far funzionare un matrimonio.
Sposarsi è il sogno che molte donne coltivano sin da bambine….
Immaginano ogni singolo dettaglio del giorno del “SI”, immaginano gli addobbi della chiesa, immaginano la location, ma soprattutto immaginano il loro abito da sposa.
Crescendo questo desiderio è sempre presente, diventerà realtà
quando incontreranno l’uomo della loro vita. L’uomo che le farà sentire
protette e sicure. L’uomo che sostituirà la figura paterna.
<< Ancora oggi il
matrimonio rappresenta un punto d’arrivo; ma se si provasse a viverlo e a
sentirlo come punto di partenza, la coppia avrebbe sicuramente maggiori
garanzie di sopravvivenza, soprattutto in termini di qualità della
sopravvivenza, perché qualsiasi rapporto si configura come cammino e non può sottrarsi
a un’evoluzione. >> C.G.Jung
Secondo la mia opinione il matrimonio è si una fase conclusiva, un
punto d’arrivo per la vita di coppia ma da fidanzati, al tempo stesso è la fase
iniziale della vita di coppia come marito e moglie. Cambia tutto l’assetto del
rapporto che si è costruito fino a quel giorno, infatti la coppia subisce
un’evoluzione. Sarà una coppia nuova, una coppia che vive sotto lo stesso
tetto, una coppia che condivide la routine, saranno dunque una FAMIGLIA.
Non è semplice affrontare questa evoluzione perché tutto è
diverso, è diversa la quotidianetà, è diverso il nuovo modo di pensare, è
diverso il modo di progettare, è diverso il legame della coppia.
Sia il marito che la moglie conversavo il bisogno di concepirsi
come unità singole e individuali, dotati di una propria unicità che non
sovrasti l’altro ma che allo stesso tempo non venga sovrastata dall'unicità
dell'altro.
Può succedere che nella coppia la donna sia assorbita
completamente dal marito sul piano spirituale e l’uomo, di contro, è assorbito
dalla moglie sul piano affettivo.
E’ come se nella coppia vi fosse chi è contenuto e
chi invece contiene. Cosi accade che ci è assorbito dal matrimonio
dedica tutto se stesso all'altro lasciando fuori tutto il mondo esterno,
sminuendo la propria personalità e i propri interessi. Il “contenuto” diventa
totalmente dipendente e vincolato all'altro, sperimentando però un senso di
integrità interiore.
Al contrario chi contiene invece ricerca nel bisogno di un’ amore
totalizzante per l’altro il proprio senso di integrità interiore. Egli vive il
matrimonio come qualcosa di problematico perché ha il ruolo di contenere ma a
sua volta non viene contenuto dal partner, arrivando ad una condizione di
estranietà dal matrimonio.
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