martedì 9 febbraio 2016

Il giorno del SI (parte 1)

Il matrimonio: Un sogno che si realizza. L'inizio di un nuovo percorso!!! Non esistono regole scritte o consigli comuni per far funzionare un matrimonio. 







Sposarsi è il sogno che molte donne coltivano sin da bambine….
Immaginano ogni singolo dettaglio del giorno del “SI”, immaginano gli addobbi della chiesa, immaginano la location, ma soprattutto immaginano il loro abito da sposa.
Crescendo questo desiderio è sempre presente, diventerà realtà quando incontreranno l’uomo della loro vita. L’uomo che le farà sentire protette e sicure. L’uomo che sostituirà la figura paterna.
 << Ancora oggi il matrimonio rappresenta un punto d’arrivo; ma se si provasse a viverlo e a sentirlo come punto di partenza, la coppia avrebbe sicuramente maggiori garanzie di sopravvivenza, soprattutto in termini di qualità della sopravvivenza, perché qualsiasi rapporto si configura come cammino e non può sottrarsi a un’evoluzione. >> C.G.Jung

Secondo la mia opinione il matrimonio è si una fase conclusiva, un punto d’arrivo per la vita di coppia ma da fidanzati, al tempo stesso è la fase iniziale della vita di coppia come marito e moglie. Cambia tutto l’assetto del rapporto che si è costruito fino a quel giorno, infatti la coppia subisce un’evoluzione. Sarà una coppia nuova, una coppia che vive sotto lo stesso tetto, una coppia che condivide la routine, saranno dunque una FAMIGLIA.
Non è semplice affrontare questa evoluzione perché tutto è diverso, è diversa la quotidianetà, è diverso il nuovo modo di pensare, è diverso il modo di progettare, è diverso il legame della coppia.
Sia il marito che la moglie conversavo il bisogno di concepirsi come unità singole e individuali, dotati di una propria unicità che non sovrasti l’altro ma che allo stesso tempo non venga sovrastata dall'unicità dell'altro.
Può succedere che nella coppia la donna sia assorbita completamente dal marito sul piano spirituale e l’uomo, di contro, è assorbito dalla moglie sul piano affettivo.
E’ come se nella coppia vi fosse chi è contenuto e chi invece contiene. Cosi accade che ci è assorbito dal matrimonio dedica tutto se stesso all'altro lasciando fuori tutto il mondo esterno, sminuendo la propria personalità e i propri interessi. Il “contenuto” diventa totalmente dipendente e vincolato all'altro, sperimentando però un senso di integrità interiore.

Al contrario chi contiene invece ricerca nel bisogno di un’ amore totalizzante per l’altro il proprio senso di integrità interiore. Egli vive il matrimonio come qualcosa di problematico perché ha il ruolo di contenere ma a sua volta non viene contenuto dal partner, arrivando ad una condizione di estranietà dal matrimonio.


Fonti:
Jung Carl G. (1999). Opere di Carl G.Jung volume 17. LO SVILUPPO DELLA PERSONALITA’. Collana «Gli Archi».


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