In questa seconda parte del post l'interesse è rivolto verso il "sè" e quali strategie utilizza per riorganizzarsi. Deve fare i conti con un diverso modo di percepirsi e ridisegnare il proprio senso d'identità.
La prima parte del post: Quando "muore" un amore (parte 1) è dedicata all'elaborazione e alla prese di coscienza della
situazione dolorosa da affrontare per la persona che perde "l'amore della
sua vita".
In questa seconda parte del post, invece, l'attenzione è
focalizzata su come il sè del soggetto deve riorganizzarsi.
Spesso, nella relazione con l’altro si perde il proprio senso d’identità.
L’unione d’amore inizia
amando se stessi, quando si ristabilisce l’equilibrio perduto, si ritorna ad
amare nuovamente se stessi. Si potrà esser di nuovo liberi d’amare gli altri,
senza dimenticare il proprio sé, il quale sarà un sé nuovo e cambiato
dall'esperienza.
A livello incoscio vi sono 3 meccanismi di difesa che vengono attivati in presenza di situazioni dolorose, fungono
da mediatori dell’ evento e filtrano la realtà in modo da renderla sostenibile.
Tali meccanismi sono:
- Negazione, ovvero negare la realtà;
- Spostamento, ovvero spostare l’ansia su altri problemi;
- Scissione, la quale fa apparire la persona lucida e razionale, mentre il contenuto emozionale rimane fuori dalla coscienza.
Sono dei
meccanismi di difesa necessari, più o meno efficaci, che il soggetto mette in
atto inconsapevolmente e garantiscono una risoluzione della condizione in
maniera non patologica.
Solo con il tempo si
potrà percepire come una tale esperienza è in grado di cambiare, magari anche
arricchire, il proprio vissuto.
Un pò come l'araba
fenice che rinasce dalle sue ceneri, bisogna rinascere
e riiniziare a vivere con se
stessi dopo una rottura.
Può far capire che si è in grado di esser forti e affrontare il
mondo, senza perdere fiducia nell'amore.
D’altra parte abbiamo
sempre noi stessi, per cui siamo sempre amati!!!!
Volevo chiudere il post,
lasciandovi ad un breve estratto del film: "Il diario di Bridget
Jones". E' una delle molte scene che trovo divertenti.
Federica Lodato
Fonti:
E. Kubler-Ross. (1982). "La morte e il morire".Cittadella, Assisi
Nessun commento:
Posta un commento