Il Natale, la Pasqua, il compleanno, la laurea, la Cresima, etc.., cosa hanno in comune queste festività tra loro? Trascorre del tempo con amici e parenti!? In parte. Ma a fare da padrone sono: la grande quantità di cibo e i sensi di colpa successivi.
La
tipica frase che segue grandi abbuffate e periodi di festività è: Da
domani sono a dieta! E’ forse una delle frasi più pronunciate al
mondo…
I
più fortunati saranno in grado di mantenere questa promessa, altri invece
rimanderanno l’inizio della dieta di lunedì in lunedì.
D'altra parte,
secondo la psicologia sociale del cibo, lo stile alimentare di ciascuno di noi gioca
un ruolo importante nella comprensione del proprio sé e nel modo di regolare il
comportamento legato all'assunzione del cibo.
Secondo
Fiske e Taylor (1991), il processo di
autoregolazione è implicato nei comportamenti alimentari, essi
definiscono questo processo come: “un processo
mentale e comportamentale attraverso il quale le persone manifestano le proprie
concezioni di sé stessi, rielaborano le proprie condotte o trasformano l’ambiente,
in modo da ottenere risultati in linea con le proprie percezioni di sé e con i
propri obiettivi”.
Dunque
l’autoregolazione è un costrutto che percepisce l’individuo come impegnato
nello sforzo di modificare il proprio comportamento, al fine di eliminare
azioni o pensieri disfunzionali. (Bandura, 1982).
Essa
comporta l’identificazione degli obiettivi da perseguire, ed è contraddistinta da
due fasi:
- La fase motivazionale: la quale fa riferimento alle aspettative, così da arrivare all'obiettivo prefissato.
- La fase volitiva: si basa sulla pianificazione dell’azione al fine di raggiungere l’obiettivo.
Entrambe
le fasi danno avvio al cambiamento del regime alimentare.
Le motivazione per decidere di cambiare il
proprio stile alimentare sono differenti, vanno da ragioni prettamente
estetiche a ragioni legate alla salute oppure ragioni legate alla salvaguardia
dell’ambiente e degli animali.
Federica Lodato
Fonti:
M.Conner & C.J. Armitage (2008). "La psicologia a tavola". Il mulino.
Nessun commento:
Posta un commento